L’Istituto Storico di Macerata vuole offrire il suo contributo per la rinascita delle comunità appenniniche colpite dal sisma: lavorare insieme perché non perdano l’identità e la propria storia; perché insieme alle case, alle strade, ai ponti si ricostruiscano altre infrastrutture, quelle civiche, come la fiducia e il senso di appartenenza: “sono cose –come afferma lo scrittore giapponese Haruki Murakami- che non possiedono una forma fisica. Una volta distrutte è difficile ripararle, perché non possiamo farlo con macchine, lavoro e materiali”.
Già da settembre avevamo cominciato a dare concretezza a questo progetto (che può essere letto cliccando qui), organizzando incontri e individuando percorsi che avrebbero dovuto coinvolgere proprio i territori poi coinvolti nei violentissimi terremoti del 26 e 30 ottobre.
Gli eventi drammatici hanno momentaneamente interrotto, ma non spezzato, il nostro progetto, e – dopo questa fase di emergenza – faremo di tutto per riprendere il nostro discorso per entrare nella “bellezza lenta” di quelle zone, nella loro storia passata e in quella da ricostruire.
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